Il mercato globale del pomodoro e la tutela dell’industria UE: il caso del concentrato di pomodoro cinese. Nel 2023, il mercato globale dei pomodori trasformati ha raggiunto i 46,9 milioni di tonnellate, trainato dalla crescente domanda di prodotti a base di pomodoro e dalle mutevoli preferenze dei consumatori
Innovazione, sostenibilità e ottimizzazione della supply chain sono centrali nelle strategie dei principali attori del settore, concentrandosi su tecniche agricole ecocompatibili, diversificazione dei prodotti e sistemi di tracciabilità avanzati.
Si prevede che il mercato si espanderà ulteriormente, con un CAGR del 3,3% dal 2024 al 2032, raggiungendo i 63,3 milioni di tonnellate.
I principali produttori di pomodori freschi sono Cina (67,6 milioni di tonnellate), India, Turchia e Stati Uniti, mentre l’Italia si classifica al quinto posto con 6,6 milioni di tonnellate.
Per i pomodori da industria, gli Stati Uniti sono in testa con 12,7 milioni di tonnellate, seguiti da Italia e Cina, ciascuna con 5,5 milioni di tonnellate.
L’Italia è il leader mondiale nella produzione di prodotti a base di pomodoro trasformati per i consumatori finali.
La produzione globale di pomodori da industria è cresciuta in modo significativo nel 2023, raggiungendo i 44,6 milioni di tonnellate (+16% rispetto al 2022). Questo aumento è stato trainato principalmente dalla Cina (+70%, producendo 11 milioni di tonnellate) e dagli Stati Uniti, mentre l’Italia ha registrato un leggero calo (-1,3%) con una produzione di 5,4 milioni di tonnellate. Nonostante ciò, l’Italia rimane il terzo produttore mondiale, concentrandosi sulla promozione della qualità del prodotto e contrastando la concorrenza dei paesi extra-UE.
La questione del dumping cinese
Francesco Mutti, CEO dell’omonima azienda italiana, ha sollevato preoccupazioni circa l’importazione di concentrato di pomodoro dalla Cina, accusandola di minacciare la competitività e la reputazione dell’industria italiana del pomodoro. Mutti ha proposto due misure: un divieto di importazione o l’introduzione di un dazio del 60% per allineare i costi ai prodotti italiani. Ha inoltre criticato le condizioni di produzione della Cina, evidenziando presunte pratiche di lavoro forzato nella regione dello Xinjiang, che non rispettano gli standard ambientali e sociali europei.
Queste proposte riflettono una più ampia necessità di proteggere la produzione locale e garantire una concorrenza leale nel mercato globale. La risposta dell’Unione Europea a queste richieste sarà cruciale per il futuro del settore.
Campagna globale e prezzi 2024/25
La produzione di pomodori da industria sta subendo cambiamenti significativi. In Cina, la produzione sta crescendo rapidamente, raggiungendo circa 11 milioni di tonnellate nel 2024, rispetto agli 8 milioni del 2023. Ciò sta causando preoccupazioni tra i principali produttori europei. Negli Stati Uniti, tuttavia, la produzione è stimata in circa 11,6 milioni di tonnellate, in calo rispetto agli anni precedenti a causa delle condizioni meteorologiche avverse e delle aree coltivate ridotte.
La situazione in Europa
In Italia, per il 2024/25, la produzione dovrebbe raggiungere i 5,6 milioni di tonnellate, in linea con le stime dell’anno precedente. In Spagna, la produzione dovrebbe scendere a circa 2,3 milioni di tonnellate, colpita dalla siccità in aree chiave come l’Estremadura e l’Andalusia. La Turchia sta vivendo una forte crescita, con una produzione stimata in 2,7 milioni di tonnellate, confermando la sua posizione di uno dei principali produttori al mondo.