Il controllo qualità bevande con strumenti di misurazione del colore è una pratica comune nell’industria alimentare e delle bevande Konica Minolta fornisce strumenti efficienti per la misurazione accurata
di Elisa Burlaschi
Perchè la misurazione del colore per le bevande è fondamentale?
La misurazione del colore svolge un ruolo essenziale nella valutazione dell’aspetto, della consistenza e della qualità complessiva delle bevande.
Consistenza e uniformità: Attraverso gli strumenti di misurazione del colore è possibile garantire la consistenza e l’uniformità del prodotto. Misurando il colore di più campioni provenienti da lotti differenti, i produttori possono identificare eventuali variazioni e adottare azioni correttive per mantenere la coerenza del prodotto.
Freschezza e durata di conservazione: Il colore delle bevande può cambiare nel tempo a causa di varie reazioni chimiche come l’ossidazione. Misurando regolarmente il colore dei prodotti per tutta la loro durata di conservazione, i produttori valutano la freschezza e determinano con precisione la durata di conservazione.
Variabilità da lotto a lotto: La produzione di bevande può presentare lievi variazioni tra i lotti, con conseguenti differenze di colore. Gli strumenti di misurazione del colore possono aiutare a rilevare tali variazioni e consentire ai produttori di regolare i processi per mantenere un prodotto omogeneo.
Stabilità del colore: Alcune bevande sono sensibili all’esposizione alla luce, che può causare cambiamenti di colore. Utilizzando gli strumenti di misurazione del colore, i produttori possono valutare la stabilità del colore dei loro prodotti in diverse condizioni di conservazione e materiali di imballaggio.
Percezione del consumatore: Il colore è un fattore essenziale nella percezione e nell’accettazione di un prodotto di bevande da parte dei consumatori. Utilizzando gli strumenti di misurazione del colore, i produttori verificano che il colore delle loro bevande soddisfi le aspettative dei consumatori
Qual’è la soluzione per una misurazione oggettiva del colore?
La valutazione visiva del colore degli alimenti è un metodo soggettivo che spesso a processi inefficienti. I nostri occhi umani non possono replicare una valutazione simile su base giornaliera, che sarebbe influenzata da fattori quali le condizioni di illuminazione, le dimensioni del campione e l’affaticamento degli occhi.
Per effettuare una misurazione oggettiva del colore, sono comunemente utilizzati per il controllo della qualità delle bevande gli spettrofotometri e i colorimetri.
Questi strumenti infatti forniscono dati oggettivi e quantitativi sul colore, che aiutano a eliminare la soggettività nella valutazione del colore e consentono un confronto preciso con gli standard cromatici.
Inoltre, alcuni strumenti di misurazione del colore sono in grado di memorizzare i dati storici, consentendo così ai produttori di seguire le tendenze del colore e di identificare i cambiamenti a lungo termine nei loro prodotti di bevande.
Questi dispositivi misurano la quantità di luce assorbita o riflessa dal campione a diverse lunghezze d’onda. I dati risultanti possono essere utilizzati per calcolare i valori cromatici CIELAB.
I colorimetri, come il CR-400 di Konica Minolta sono utilizzati come standard grazie alla loro portabilità, all’elevata durata, alla semplicità di funzionamento e all’affidabilità.
Con un’apertura di misura di 8 mm, può essere combinato con accessori per fornire dati di colore in riflettanza L*a*b* tracciabili e ripetibili di liquidi opachi in una cella di Petri.
Per i processi di R&S e di laboratorio, uno spettrofotometro da banco come il CM-5 o il CR-5 di Konica Minolta è ideale per la misurazione di campioni liquidi o solidi in riflettanza e trasmissione.
Sono dotati di una camera di trasmittanza e di una porta rivolta verso l’alto per la misurazione di campioni liquidi opachi in piastre di Petri.
Quali sono i vantaggi?
– Migliorare il processo di controllo della qualità con dati cromatici accurati e affidabili
– Garantire un aspetto del prodotto riproducibile e coerente da lotto a lotto e standardizzare la comunicazione lungo tutta la catena di fornitura
– Risparmiare sui costi rilevando le deviazioni cromatiche nelle prime fasi del processo di produzione per evitare lotti non conformi, riducendo gli sprechi di materiale e i costi di produzione.
– Rafforzare l’identità del marchio e il riconoscimento da parte dei consumatori
– Garantire la conformità agli standard e alle normative alimentari